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RIFLESSIONI 2

Riflessioni2

ChristianTriebert(Filckr)

Anche negli incontri/scontri ravvicinati, non da automobilisti, la scelta della reazione rimane sempre individuale. Qui il discorso però è più delicato, perché entrano in gioco fattori più determinanti quali la vicinanza corporale che invade l’area di rispetto personale, il tenore della discussione ed il tipo di interlocutore che si ha di fronte per cui il comportamento non potrà che calibrarsi in funzione di tali parametri.

Se ad esempio ci troviamo in un locale pubblico affollato e riceviamo uno spintone da dietro, la nostra reazione sarà la stessa se, voltandoci, scopriamo che l’autore è un bambino, una bella donna, un balordo o ubriaco, una persona per bene? Immagino di no. Visto il contesto, noi forse ci attenderemmo le scuse solo dalla persona per bene; un bambino non reagirebbe con gli adulti, ma potrebbe farlo con il suo coetaneo; un balordo forse se ne uscirebbe con un vaffa ecc. La reazione sarà consequenziale.

Con quest’esempio il concetto della riflessione è stato inevitabilmente esteso a quello dell’autocontrollo, alla capacità cioè non solo limitata a non criticare, ma a quella di non reagire in modi poco civili ad azioni lesive, o ritenute tali, nei nostri confronti, mediante la capacità di padroneggiare la rabbia, lo stress, l’impulsività o l’aggressività.

Se ne traggono subito due considerazioni utili.

Prima considerazione: Ad una determinata azione subìta corrisponde sempre una reazione calibrata al contesto, spesso determinata dalla nostra personalità, intelligenza, sensibilità, cultura ecc. Reazione optata dalla mente in relazione ad una gerarchia di scelte squisitamente egoistiche. E poi reagire verso chi non è capace di capire le nostre ragioni o non sa riconoscerle non ha senso ed a volte produce effetti controproducenti. Il concetto sarà ripreso poco appresso al punto DNA secondo assioma.

Seconda considerazione: È bene riflettere sempre prima di formulare critiche. È meglio lasciare agli ignoranti, agli stupidi, ai minus habentes la critica facile. (Invito ognuno a ripensare a quante volte è stato personalmente oggetto ingiustificato di critiche o ha assistito con incredulità ad episodi di somara presunzione da parte di ignoranti su temi assolutamente specialistici).

Per riuscirci è consigliabile un rapido esercizio respiratorio di rilassamento, che consentirà di ottenere un triplice beneficio:1- ci risparmieremo la brutta figura di vederci ritorcere la critica; 2- alleneremo il cervello; 3- acquisiremo l’appagante consapevolezza di superiorità. Non ci si illuda sulla semplicità dell’atto; è indispensabile possedere altro: la volontà prima di tutto, non essere egoisti estremi, non essere irosi, non essere impazienti. Poi, con un po’ di allenamento si raggiungeranno livelli insperati! Per chi si scoprisse molto interessato ad approfondire l’argomento suggerisco la frequenza di appositi corsi di dinamica mentale; agli altri propongo il veloce esercizio di chiudere gli occhi, immaginare di trovarsi in un luogo tranquillo e rilassante, lasciarsi andare distendendo tutti i muscoli, contando lentamente fino a dieci. Sentire rallentare il battito cardiaco corrisponderà ad allentare anche la tensione elettrica cerebrale per merito delle endorfine prodotte, ciò che consentirà di prendere contatto con il proprio subconscio e riuscire a controllare le emozioni.

È utile anche la lettura dell’argomento “Critica”.

E’ solo attraverso l’applicazione sistematica di analisi, riflessioni,   considerazioni di innumerevoli e più diversi comportamenti umani, di gesti, linguaggi, reazioni, strategie, certo non operata professionalmente, non disponendo dei mezzi adeguati, che è scaturito naturale il convincimento di una sola origine comune a tutti: l’egoismo.

 

AFORISMI

-Coraggio è uscire di casa e contagiare gli altri col proprio sorriso. Fortuna è rimanere illesi dai virus negativi. Eroismo ritornare con lo stesso sorriso

-Una goccia di veleno contamina mille gocce di acqua pura, una goccia di acqua pura non  annulla una goccia di veleno

-La capacità percettiva del nostro e dell’altrui valore è direttamente proporzionale all’età

-La vita è fatta dalle cose che si hanno, da quelle che si vorrebbero e da quelle che non si avranno mai

-La critica più fruttuosa è figlia della buona conoscenza,  della buona fede e del buon senso

-Il mondo rinascerà solo quando svaniranno la schiavitù dal denaro e dalle ideologie

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