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SALVE GENTE

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Benvenuti in questa bacheca comunque ci siete arrivati. Siete sfaccendati, assopiti? Non datela vinta alla noia: soffermandovi qualche minuto forse sarete tentati di curiosarvi per approfondirne i contenuti o… di fuggire di gran corsa dal blog. Niente mezze misure.

Sono Sal: amante della vita, ironico ed autoironico, appassionato di musica, estimatore di gags, rime e aforismi, intransigente pacifista, inguaribile sognatore.

Le note che seguono rappresentano un tentativo di risposta agli interrogativi che da sempre mi frullano in mente circa tanti modi originali di agire della gente. Non poggiano su teorie scientifiche o studi di settore, sono solo tratte dalle esperienze quotidiane e dalla osservazione curiosa dei comportamenti umani.

Nonostante avessi un bel da fare per impegni familiari e professionali, messa a tacere la mia formazione scientifica, mi sono reinventato psicologo, potendo così a lungo riflettere, pensare, ricordare, comporre il puzzle delle variabili in gioco, ciò che ha confortato la teoria che man mano si intuiva, finché, seppure orgoglioso per la scoperta, ho dovuto amaramente prendere atto che la nuova visione della vita mi stava riconsegnando un mondo inquietante e squallido!

Non essendo esperto in neuroscienze, in neurobiologia, in genetica, in chimica, in psichiatria comportamentale, in semeiotica medica, in sociologia ecc. , anche se l’avrei desiderato per arricchimento culturale e la soddisfazione per la divulgazione del mio sapere, il livello della lettura sarà “ad alzo zero” così da consentirne la comprensione a qualsiasi lettore …e soprattutto all’espositore.

Nel blog trova spazio  la mia visione della vita con elementi di rottura, punti di vista oltre il banale e l’apparente su determinati temi: un’interpretazione particolare della realtà, il tutto mixato con qualche consiglio di buon senso dettato dall’esperienza, qualche articolo di altri autori(A) riportato fedelmente per non snaturarne il contenuto, a supporto del proprio punto di vista sull’argomento in questione, qualche aneddoto personale(P) non per inutile protagonismo ma perché insolito o simpatico e perché auguro regali spunti di riflessione o qualche lezione di vita come è successo con me, alcune storielle(S) per sorridere un po’ ed alleggerire la lettura rendendola più sopportabile, qualche aforisma, news, utilità, amenità e chicche anche su input esterni.

Le considerazioni e le deduzioni esposte sono improntate al pragmatismo, alla logica ed alla razionalità; forse appariranno semplicistiche a qualcuno, cervellotiche ed improbabili ad altri, di fatto non hanno la pretesa di dispensare verità nè si prefiggono l’obiettivo di stupire, ma solo di invitare alla riflessione… sorridendo anche un po’ e possibilmente essere di qualche utilità.

Pur se l’approccio non è da addetto ai lavori e la finitezza delle pagine non ha la pretesa di esaurire l’argomento di base che è l’egoismo, sfrontatamente ma senza sufficienza, affascinato ma anche divertito, mi sono accinto a sperimentare cosa ne venisse fuori.

All’inizio le idee erano state abbozzate in un libretto di poco meno di 200 pagine, mai stampato per le incessanti messe a punto; motivo che, assieme a quello insopportabile di “dovere” aspettarmi un ritorno in termini di tiratura, mi convinsero presto a calarle nell’attuale blog, più attuale e creativo. Da questo mi auspicherei una risposta immateriale ma dal valore inestimabile: quello della sua condivisione anche parziale. L’iter logico consiglierebbe di leggere gli argomenti dall’inizio fino a “Variabili principali”; a cominciare da “Amicizia” sono invece elencate alfabeticamente alcune voci che hanno riferimento all’argomento centrale: l’egoismo,  spesso terminate con alcuni miei aforismi.

Ma torniamo al titolo. In prima battuta avevo pensato a “Te lo do io il cervello” per l’importanza e la centralità che si dà a tale organo in questo scritto, poi ho optato per una frase, tratta dalla mia memoria di quella porzione d’infanzia trascorsa nei periodi delle vacanze estive presso la casa dei nonni materni, dove, in quanto primo nipote maschio, ero circondato dalla affettuosa attenzione di cinque zii i quali, a turno mi ponevano quella domanda vuoi per saggiare la mia furbizia vuoi per tentare di conquistare il titolo di zio“preferito”. Questa situazione al limite della sceneggiata, che naturalmente mi compiaceva vedendomi quale piccolo ma unico protagonista, mi accompagnò per un bel periodo, finché, un po’ più cresciuto, mi accorsi, non senza delusione mista a gelosia, di avere perso l’esclusiva delle attenzioni; infatti, la medesima procedura di cui fino ad allora ero stato unico oggetto, venne man mano estesa ai nipoti nuovi arrivati in grado di discernere! Sebbene figlio unico immagino di avere provato uno stato d’animo simile a quello vissuto dai primogeniti alla nascita di nuovi fratellini.

Ho scelto questa frase che, pur apparendo banale, ritengo significativa, poiché racchiude in se spunti degni di considerazione, e più avanti vedremo perché, ricordando o dimostrando che ogni nostra azione è sempre compiuta o per il nostro personale star bene o per autocompiacimento o per proprio interesse… a cominciare da chi scrive.

Tutto ciò che leggeremo è riconducibile assolutamente a tale principio.

Comunico che, a seguito di insistenze di parenti ed amici, mi son convinto a pubblicare! Il libro, in formato cartaceo ed e-book  è reperibile dal marzo 2019 su Amazon. Un caro abbraccio a chiunque contribuirà alla sua divulgazione e recensione, che avrei piacere di salutare personalmente via email: www.altravista47@gmail.com. La cosa mi ha inizialmente creato apprensione, subito superata però dalla reale possibilità di fare del bene: infatti tutti gli utili saranno devoluti alla Lega del Filo D’oro. In conseguenza di tale decisione ho ritenuto corretto ridurre parzialmente i contenuti del presente blog.

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